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RECENSIONE DI “TORNEREMO A INNAMORARCI DELLE PAROLE” di Caterina Condoluci

Una parola non vale l’altra. Un concetto che si rispolvera grazie alla lettura di Torneremo a innamorarci delle parole di Caterina Condoluci, edito Bertoni Editore.
Ogni parola ha un significato, un peso, e s’incastra come un pezzo del puzzle nella nostra quotidianità. Può donare gioia o ferire, oppure essere evoluzione. Il nostro modo di esprimerci è parte del nostro bagaglio emozionale, è la nostra carta d’identità. Ogni parola che pronunciamo ha un valore.

“Da anni si fa un uso distopico delle parole. Ci si è immersi nel buio dell’esistenza, facendoci reggere dalle nostre paure, dimenticandoci dell’utopia per avere sguardi luminosi oltre le tenebre. E la gioia è scomparsa dai cuori, abbiamo smesso di guardarci dentro per chiederci cosa vogliamo fare della nostra vita, per farci prendere da cosa comprare nella nostra vita.”

Una scrittura scorrevole, semplice e precisa che aiuta a comprendere il significato della libertà d’espressione, a riscoprire il senso della parola e il suo adattamento al nostro vissuto. Curioso il gioco dei “contrari”, che diventa un modo per lavorare sulle proprie emozioni, come anche l’analisi della parola travestita da monologo.
Un libro che, attraverso l’abile penna della Condoluci, se letto con attenzione, è di accompagnamento nella riscoperta dei valori che possedevamo e che stiamo perdendo. Torneremo a innamorarci delle parole è un arricchimento per giovani e meno giovani, per chi ha perduto dei valori e per chi ancora non li ha conosciuti.

 

Giovanna Buccella